Sistema di accumulo per fotovoltaico: la batteria conviene davvero?

Sistema accumulo fotovoltaico

I sistemi di accumulo per il fotovoltaico si stanno diffondendo velocemente, grazie ai continui progressi tecnologici delle batterie ed agli incentivi statali che le hanno rese economicamente più accessibili.

I vantaggi di un sistema di accumulo sono molti e rappresentano il futuro all’insegna dell’indipendenza energetica, ma sono davvero convenienti? È fondamentale conoscere i propri consumi e capire come cambieranno una volta installato un impianto fotovoltaico: per questo è importante richiedere una valutazione energetica ad un consulente esperto.

Sommario

Sistema di accumulo fotovoltaico

Come e quanto si risparmia con un un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo

Energia da fotovoltaico

La convenienza di un sistema di accumulo per il fotovoltaico, ovvero una o più batterie a cascata, è strettamente collegata alla quantità ed alla distribuzione dei consumi energetici.

Anche noti come SdA, i moderni sistemi di accumulo sono composti da batterie al litio + ferro + fosfato e sistemi di gestione dedicati che consentono, grazie all’immagazzinamento intelligente, di usufruire dell’energia autoprodotta anche di notte o in condizioni di scarso irraggiamento, ad esempio con il maltempo e nelle mezze stagioni.

I sistemi di accumulo sono quindi la soluzione all’incostanza tipica degli impianti fotovoltaici, capaci di convertire l’energia solare in energia elettrica soprattutto nelle ore centrali della giornata, con picchi in estate. L’acquisto ed installazione di una batteria per l’impianto fotovoltaico consente di risparmiare in due modi:

  • Attingendo all’elettricità autoprodotta durante il giorno, magari quando non si è in casa, in maniera differita, evitando di cedere l’elettricità alla rete ad un prezzo basso per ricomprarla quando serve ad un costo più alto. Questo tipo di utilizzo delle batterie è noto come Peak Shaving.
  • Stabilizzando il sistema attraverso alla compensazione del sistema di accumulo quando l’impianto fotovoltaico non riesce a generare la quantità di energia richiesta per i vari utilizzi domestici, dal frigorifero alla lavastoviglie, dalla pompa di calore alla lavatrice, fino al freezer e agli altri dispositivi energivori. In questo caso si parla di Load Leveling.

In base ad una ricerca della Federazione ANIE di Confindustria, in rappresentanza delle imprese elettrotecniche ed elettroniche operanti in Italia, con l’adozione dei sistemi di accumulo è possibile aumentare l’autoconsumo di energia elettrica dal 30% al 70%. Si tratta di un risparmio notevole, soprattutto in considerazione che l’energia ceduta alla rete viene pagata dal GSE meno della metà rispetto a quella prelevata, ovviamente in riferimento al costo per la materia prima.

Incentivi impianto fotovoltaico

Qual è il dimensionamento giusto delle batterie e quanto costa un sistema di accumulo

Per risparmiare sui costi energia con un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo è importante conoscere lo stile di consumo e ricordare che, di base, le batterie devono avere una capacità in grado di rispondere alle richieste di corrente. Ad esempio, se nelle ore serali si consumano mediamente 5 kWh, il sistema di accumulo deve essere almeno uguale o superiore.

Il dimensionamento delle batterie è ovviamente collegato a quello del resto dell’impianto fotovoltaico che, in condizioni di buon irraggiamento solare, deve essere in grado di fornire l’energia per il consumo istantaneo e ricaricare la batteria.

kwp e kwh impianto fotovoltaico

Il costo del sistema d’accumulo per il fotovoltaico non è trascurabile, anche se negli ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione dei prezzi, a fronte di un netto miglioramento tecnologico in termini di mantenimento della capacità, durata nel tempo ed affidabilità. Solo per fare un esempio, le attuali batterie al litio, ferro e fosfato hanno un ciclo di vita superiore ai quindici anni (fino a 15000 cicli completi di carica), contro i vecchi accumulatori al piombo e gel che duravano circa la metà.

Tutto ciò però ha un prezzo, ad esempio, un sistema di accumulo da 10 kW può costare dai 7.000 agli oltre 10.000 euro, ovviamente più i costi dei pannelli fotovoltaici, inverter e altri componenti.

Facendo due conti, se i consumi non sono importanti, l’investimento è al limite della sostenibilità, ma ci sono diversi fattori che entrano in gioco: gli incentivi statali che dimezzano i costi (riassorbiti nel caso del Superbonus 110%), il continuo aumento dei prezzi energia che rende ancora più conveniente l’autoconsumo e, non ultima, la comodità e la consapevolezza ambientale di un sistema quasi completamente autosufficiente.

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