Incentivi, detrazione e sconto in fattura: come funziona per l'impianto fotovoltaico

Incentivi impianto fotovoltaico

Per gli impianti fotovoltaici sono disponibili gli incentivi statali, ma dal mese di febbraio 2023 è possibile usufruire solo della detrazione fiscale e non più dello sconto in fattura. Questo cambiamento è stato introdotto con il Decreto Legge n. 11 del 16 febbraio 2023.

Molte persone hanno utilizzato le agevolazioni per il fotovoltaico con il SuperBonus 110%, ma sono sempre più numerosi coloro che si avvalgono dei bonus edilizi con lo sconto del 50%, ovvero del Bonus Casa, per rendersi più autonomi dal punto di vista energetico. Parlare del Bonus Fotovoltaico è corretto in parte, si tratta infatti degli incentivi previsti nel SuperBonus e nel Bonus Casa, anche noto come Bonus Ristrutturazioni.

Sommario

Incentivi fotovoltaico

Bonus Casa, Superbonus ed EcoBonus: tutto quello che c'è da sapere sui Bonus Fotovoltaico

Bonus impianto fotovoltaico

Anche per gli impianti fotovoltaici è possibile accedere agli incentivi statali come per i condizionatori, le caldaie a condensazione e per altre opere finalizzate all’efficientamento energetico degli edifici.

Il Bonus Fotovoltaico non è però sempre uguale, in quanto si tratta di un termine di uso comune che, in realtà, racchiude più tipologie di incentivi, con sconti diversi in base alla tipologia di intervento e di impianto. Quando si parla di Bonus Fotovoltaico si può infatti trattare di Bonus Casa 65%, SuperBonus 110% o EcoBonus 65%. Scopri quali sono le differenze e le modalità di accesso alle agevolazioni per gli impianti fotovoltaici.

Iniziamo dall’incentivo per gli impianti fotovoltaici più utilizzato, si tratta della detrazione 50% con il Bonus Casa, o Bonus Ristrutturazioni come viene spesso chiamato, per poi scoprire anche le altre agevolazioni.

  • Il Bonus 50% per il fotovoltaico rientra nell’ambito del Bonus Casa e si applica sia per le abitazioni singole (casali, rustici, ville, villette, ecc.), sia per i condomini. Nella percentuale dello sconto rientrano i materiali e la manodopera, ovvero i costi sostenuti per l’installazione di pannelli, inverter, sistemi di accumulo e tutto ciò che è necessario per il funzionamento dell’impianto. Qui è disponibile la guida rapida Bonus Casa dell’Enea.
  • Il SuperBonus 110% ha favorito la diffusione degli impianti fotovoltaici in ambito privato, anche se nell’ultimo periodo sta rallentando per i limiti dei fondi disponibili per la cessione del credito. Le norme prevedono comunque la possibilità di coprire l’intera spesa per il fotovoltaico, fino a 48.000 euro per un limite di 2.400 per kW di potenza nominale, nell’ambito di interventi più ampi di efficientamento energetico dell’edificio. Nel caso specifico si tratta di un intervento trainato, e non trainante come il cappotto termico, quindi non può essere eseguito da solo per avere accesso al SuperBonus.
  • L’EcoBonus 65% merita invece un discorso a parte, poiché l’accesso all’incentivo non è consentito per gli impianti fotovoltaici tradizionali, ma solo per gli impianti a pannelli solari termici, la cui finalità si limita al riscaldamento ed alla produzione di acqua calda sanitaria. Con questa tipologia di impianto è anche possibile accedere al Conto Termico, dove il rimborso è diretto ed a cura del GSE (qui sono disponibili informazioni sul Conto Termico), ma l’importo varia in base alla superficie lorda dei pannelli. Lo sconto, in base a quanto descritto, va dal 30% al 65% delle spese sostenute.
Fotovoltaico a tetto

Bonus Fotovoltaico: come richiedere le detrazioni fiscali

L’incentivo più diffuso per il fotovoltaico è quindi il Bonus 50% che consente di risparmiare la metà dei costi di acquisto ed installazione dell’impianto solare, ma come si rientra dell’investimento usufruendo delle agevolazioni statali?

Le modalità per ottenere il Bonus Fotovoltaico erano due, come avveniva anche per altri settori come il riscaldamento e la climatizzazione. Dopo lo stop allo sconto in fattura però, oggi resta disponibile solo la detrazione fiscale in 10 anni.

Sconto in fattura impianto fotovoltaico

Vediamo più in dettaglio come funzionava lo sconto in fattura per l’impianto fotovoltaico e cosa prevede, invece, la detrazione fiscale tuttora disponibile per chi vuole installare i pannelli fotovoltaici.

  • Impianto fotovoltaico con Bonus 50% e sconto in fattura: era la soluzione ideale per chi non aveva molto denaro da investire sul fotovoltaico, ma anche per coloro che volevano un impianto più performante e completo, ad esempio con un sistema di accumulo, senza farne impennare i costi. Grazie allo sconto immediato in fattura con la cessione del credito, infatti, l’importo da versare all’azienda installatrice al momento del saldo veniva già scontato del Bonus Fotovoltaico.
  • Impianto fotovoltaico con Bonus 50% e detrazione fiscale: si tratta della formula classica degli incentivi statali che consente di rientrare dello sconto del Bonus Fotovoltaico in 10 anni, ovvero con 10 rate di uguale importo sulla dichiarazione Irpef. La detrazione fiscale, oltre ad avere costi burocratici decisamente inferiori, è consigliata a chi solitamente paga molte tasse e vuole approfittare del credito d’imposta.

Per usufruire degli incentivi per il fotovoltaico è importante rivolgersi ad aziende con regolare partita IVA e che emettano fattura da saldare con pagamento tracciato, come il bonifico parlante o il finanziamento. Non bisogna poi dimenticare l’importanza della pratica ENEA e della presentazione dei documenti al proprio CAF o al commercialista.

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